“In primavera gli ormoni vanno in subbuglio”, l’avete mai sentito dire? Questa frase non è semplicemente una battuta o un modo di dire, perché un fondo di verità esiste. Andiamo per ordine…
La rivisita scientifica Chronobiology International ha pubblicato un’interessante ricerca condotta dall’Ospedale Universitario di Zurigo; 7’068 uomini hanno generato 12’245 campioni di sperma, i quali sono stati l’oggetto di analisi.
Ne è emerso in primo luogo che, come gli esseri umani, anche lo sperma segue un ciclo di attività di 24 ore, perciò quello della mattina (per l’esattezza prima delle 7:30) risulterebbe più concentrato (quantità maggiori di spermatozoi) e con più forme normali (morfologia buona).
In secondo luogo, ma non meno importante, in primavera si riscontrerebbe un aumento generale del numero di spermatozoi, per poi calare sensibilmente durante l’estate. Secondo l’ANSA i mesi più proficui per le coppie che stanno cercando di avere un bambino sarebbero infatti marzo, aprile e maggio.
Un altro valido aiuto, suggerito da una piccola ricerca italiana condotta su 30 pazienti con infertilità idiopatica (cause sconosciute), viene proprio dall’alimentazione. Il portavoce dello studio in questione, il prof. Palmieri Alessandro (presidente della Società Italiana di Andrologia e docente all’Università Federico II, Napoli) afferma che determinati antiossidanti vegetali, contenuti in circa 300 grammi di frutta e verdura e assunti giornalmente, possono raddoppiare in due mesi la motilità degli spermatozoi.
Ma allora cosa portare in tavola ai nostri compagni di avventura? Prima di tutto vitamina C: pomodori, agrumi, fragole e peperoni soprattutto. Un’altra vitamina importante è la B6, che possiamo assumere da frutta secca e legumi. Questi alimenti hanno effetti anche sull’infertilità idiopatica femminile e dunque seguendo questi piccoli accorgimenti potreste trarne beneficio entrambi.
Ora non vi faccio perdere ulteriore tempo a leggere, poiché non deve essere sprecato nemmeno un minuto in più del momento ideale 😉
Fonti principali ANSA e Chronobiology International
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