Bambini nel lettone

Fino a che età è giusto tenere i propri bambini nel lettone?

Quale genitore non ha mai fatto trascorrere la notte, o più notti, al proprio figlio nel lettone? Dopo la nascita, la mamma tiene il piccolo accanto per poterlo allattare con più comodità durante la notte e con il passare dei mesi i genitori decidono dove far dormire il bebè o il bambino. Ci sono bambini che si rifiutano categoricamente di dormire nel loro lettino fin da subito e ce ne sono altri che, pur addormentandosi nel loro letto, a notte inoltrata si spostano al calduccio vicino ai genitori. Il termine scientifico con il quale viene definita questa pratica è il co-sleeping.

Harlow dimostrò con un esperimento sulle scimmiette che l’attaccamento alla mamma non nasce semplicemente dal bisogno di essere nutrito, ma soprattutto dalla necessità di sentirsi protetto. La psiche umana ha innanzitutto bisogno di avere una base sicura di accudimento e di riparo, stabilendo una relazione di fiducia. Dormire assieme, dunque, non è così deleterio; rassicurare e nutrire le sue emozioni attraverso la tenerezza e il contatto corporeo è fondamentale. Molti bambini, infatti, riescono ad addormentarsi con una maglietta o un altro oggetto sul quale è presente l’odore della mamma.

Inoltre il co-sleeping è molto diffuso presso tutti popoli del mondo; questa pratica è caduta in disuso nella società Occidentale solo da qualche decennio.

Bene! Ora la domanda è: fino a quando lo tengo nel lettone con noi? La risposta a questa domanda è del tutto soggettiva e il mio consiglio è quello di seguire l’istinto.

Bisogna inoltre considerare che dagli 8 mesi circa compare l’ansia da separazione. Il piccolo, che fino al giorno prima andava in braccio a chiunque, inizia a piangere davanti all’estraneo e non tollera facilmente l’essere separato dalla sua mamma. È in questo periodo che, anche i bambini che dormivano benissimo fino a quel momento, iniziano a svegliarsi di notte e a chiamare la mamma piangendo, con l’intento di ricongiungersi a lei. È dunque sconsigliato mettere il bambino da solo nella propria cameretta proprio all’inizio di questa fase; meglio farlo prima oppure aspettare che l’ansia da separazione si assesti.

Gli esperti concordano sul fatto che un limite che non dovrebbe essere superato siano i 3 anni di età. A quel punto i bambini dovrebbero aver imparato che esistono degli spazi personali distinti per lui e per i genitori. È possibile far arrivare il bambino a questa consapevolezza per gradi e non è consigliabile imporre un cambiamento repentino in momenti “sensibili” della vita familiare, quali l’arrivo di un fratellino, l’inizio del nido, un trasloco, la ripresa del lavoro da parte della mamma o altri eventi momentaneamente “perturbanti”.

A questo proposito la scienza (studi di epidemiologia) hanno rilevato che a 9 mesi l’84% dei bambini si sveglia almeno una volta e a 2 anni si riscontra un picco di risvegli. Verso i 18 mesi (ma può durare fino ai 3 anni) moltissimi piccoli dormono nel lettone con i genitori per tutta la notte o perlomeno una parte della notte; questa abitudine tende a diminuire gradualmente e tra i 5 e i 10 anni imparano praticamente tutti a dormire tranquillamente da soli.

Perciò forza e coraggio!! L’importante è che entrambi i genitori siano sulla stessa lunghezza d’onda e che la famiglia sia serena con la scelta fatta. Non disperate, prima o poi vostro figlio deciderà di lasciarvi soli soletti….

Qual è la vostra esperienza? Quale consiglio dareste a dei neogenitori?

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