Tecniche per individuare l’ovulazione

L’ovulazione è la grande incognita per tutte quelle coppie che desiderano concepire un bambino. Teoricamente essa dovrebbe avvenire a metà mese, ovvero al 14° giorno del ciclo.

Purtroppo o per fortuna siamo tutte diverse e ognuna ha un corpo che funziona secondo le proprie regole. La chiave di tutto è ascoltarsi il più possibile, cercando di capire in che modo il nostro corpo ci invia dei segnali. Oltre a ciò, abbiamo a disposizione degli strumenti che, utilizzati nella maniera corretta, possono facilitare la decodificazione di tutto il processo.

1-Il muco cervicale: l’osservazione del muco può aiutarci a individuare facilmente l’inizio e la fine del periodo fertile. Nell’articolo Il muco cervicale troverete tutti i dettagli a riguardo.

2-Gli stick di ovulazione: ne esistono di diverse tipologie e marche, ma quelli che mi sento di consigliarvi sono essenzialmente due. Gli stick Clearblue (QUI) sono quelli digitali; vanno utilizzati dal 8°-9° giorno con la prima urina del mattino e sempre alla stessa ora circa. Indicano i giorni non fertili (cerchio vuoto nel display), i giorni fertili (faccina lampeggiante) e il picco ovulatorio (faccina sorridente fissa). Dopo aver identificato il picco, saprete che l’ovulazione avverrà entro le 48 ore successive.

In commercio, però, si trovano delle alternative molto meno care, ovvero gli stick One step (QUI). Essendo meno dispendiosi possono essere ripetuti anche due volte al giorno e i momenti consigliati per eseguirli sono a fine mattinata e a fine pomeriggio. Attenzione perché bevendo grandi quantità di liquidi gli ormoni potrebbero essere troppo diluiti nell’urina e quindi il testi non indicherebbe un risultato veritiero. Con gli One step bisognerà interpretare le linee; quando esse avranno lo stesso colore oppure quella di destra (tenendo il manico verde con la mano sinistra) supererà di intensità quella di sinistra, avrete rilevato il picco ovulatorio. Dopodiché la linea comincerà a schiarirsi fino quasi a scomparire.

3-La temperatura basale (tb): per mettere in atto questo metodo vi serve solo un termometro (ne esistono di appositi, ma quello normale va benissimo) e un app che tracci il grafico al posto vostro. La migliore è Fertilityfriend; il piccolo contro è che la troverete solamente in inglese, ma il pro è che è molto intuitiva e inserendo i vostri dati farà tutto lei. La temperatura basale è la temperatura corporea dopo almeno 5 ore di sonno ininterrotte, perciò è necessario misurarla al mattino appena svegli senza alzarsi, parlare o fare troppi movimenti. La misurazione migliore è quella vaginale, ma può essere eseguita anche quella anale o semplicemente sotto la lingua chiudendo bene la bocca e restando immobile. Nei primi giorni del ciclo la temperatura sarà piuttosto costante aggirandosi solitamente tra 35.5 e 36.5 (se avete dati differenti va bene ugualmente!). Un giorno poi vi sveglierete e la vostra temperatura sarà aumentata ci almeno 0.3 gradi (esempio: da 36.5 a 36.8), non scendendo più nei giorni successivi. Se il rialzo si mantiene per almeno 3 giorni, significherà che l’ovulazione è avvenuta nell’ultimo giorno di temperatura bassa (nel nostro esempio 36.5).

Capirete che con questo metodo non possiamo prevedere l’ovulazione in anticipo, ma solo accertarla una volta avvenuta. In alcuni casi, nell’ultimo giorno di temperatura bassa (dunque giorno di ovulazione), essa diminuisce di qualche decimo rispetto ai giorni precedenti, permettendoci dunque di ipotizzare il rialzo del giorno seguente.

Dopo circa 14 giorni dall’ovulazione sono due gli scenari possibili: la temperatura basale comincia a scendere e arrivano le mestruazioni oppure essa continua a mantenersi alta per ancora molti giorni e il vostro test di gravidanza sarà positivo. È anche possibile che nel post ovulazione ci siano delle variazioni, ma l’importante è che non cali mai sotto il valore dell’ultima misurazione bassa.

Ovulazione al 13° giorno e non incinta perché la tb è calata
Grafico di un ciclo senza ovulazione
Ovulazione al 15° giorno e incinta (test positivo al 27° giorno)

La temperatura basale è un metodo molto preciso se eseguito correttamente. Dopo un po’ di pratica conoscerete il vostro corpo alla perfezione.

4-I segnali del nostro corpo: questo è un metodo molto soggettivo senza alcuna base scientifica, ma ci sono donne che assicurano di sentire il momento dell’ovulazione. I sintomi più riportati sono: male alle ovaie e piccolo crampo nell’istante preciso del rilascio dell’ovocita, capezzoli molto sensibili subito dopo l’ovulazione e molta nausea poco prima.

Purtroppo individuare l’ovulazione non garantisce che avvenga il concepimento, ma è sicuramente un ottimo punto di partenza per cercare di raggiungere quel dolce obiettivo al quale si ambisce.

Voi quale metodo avete utilizzato?

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