Personalmente affrontare un parto è stata la mia più grande paura per moltissimo tempo. Ho addirittura rimandato l’idea di avere dei bambini a causa di questo blocco. Oggi, dopo aver avuto il mio piccolino, posso affermare che è stato il momento più bello della mia vita e lo rifarei altre mille volte…. ma sulle “mille volte” mio marito non è molto d’accordo 😉
Sono una persona che non riesce ad aspettare passivamente che le cose accadano; devo informarmi su tutto, ogni minimo dettaglio, e devo avere l’impressione di fare qualcosa che mi aiuti a sormontare l’ostacolo. Ho dunque selezionato e letto i libri che ho ritenuto più utili e mi sono preparata seguendo diverse metodologie.
–Palloncino epi-no (QUI): è un dispositivo medico che permette di elasticizzare i tessuti vaginali, consentendo un parto più fluido. L’obiettivo principale è quello di non dover fare ricorso all’episiotomia, che spesso è motivo di malessere nel post partum. Va utilizzato nell’ultimo mese di gravidanza (da 37+0) una o due volte al giorno per circa 10 minuti. Il palloncino viene gonfiato con una pompetta all’interno della vagina e va tenuto in posizione. Per informazioni più dettagliate vi lascio il link del sito ufficiale, ma sappiate che potrete richiederlo anche nella vostra farmacia di fiducia o alla vostra levatrice/ostetrica: www.epi-no.it. Prima di farne uso è necessario chiedere un parere medico, poiché in alcuni casi non ne è raccomandato l’uso.
–Apermus: rimedio omeopatico che prepara il corpo della donna al parto. Stimola l’apertura del collo dell’utero, intervenendo sulla rigidità uterina, i crampi e i dolori muscolari. Inoltre, se assunto correttamente, può ridurre le ore di travaglio. Da 36+0 far sciogliere sotto la lingua 10 globulini 3 volte al giorno, lontano dai pasti, da caffè o menta. Durante il travaglio attivo: 5 globulini ogni 15 minuti.
–Massaggio del perineo: massaggio del pavimento pelvico volto a tonificare ed elasticizzare il muscolo, permettendo una dilatazione spontanea migliore. Si può iniziare a 33+0 ed effettuarlo una volta al giorno per circa 10 minuti. L’ideale è che sia il proprio compagno a massaggiare la futura mamma, in modo da restare il più rilassate possibile.

Massaggiare con una leggera pressione dal centro verso il lato destro e dal centro verso il lato sinistro. Altro esercizio: spingere con le dita verso l’esterno e contare fino a 5. Ripetere 20 volte.
–Tisana alle foglie di lampone: favorisce l’insorgere delle contrazioni e ha un effetto anticonvulsivo, preparando la donna al parto dolcemente. Berne 1 tazza al giorno da 36+0, informando sempre il proprio ginecologo.
–Capsule di olio di enotera (QUI): consentono di ammorbidire i tessuti vaginali. Da 37+0, 3 capsule da 500 mg al giorno per la prima settimana e 4 capsule al giorno (2000mg) per le ultime 3 settimane. Assumerle per bocca o inserirle direttamente in vagina (bene in profondità). Anche in questo caso fatevi raccomandare dal vostro ginecologo circa l’utilizzo delle capsule.
Durante un parto entrano in gioco molteplici varianti e nessuno potrà mai assicurarvi che seguendo una “guida alla preparazione” questo andrà bene e non ci saranno complicazioni. Sarà un lavoro di squadra tra voi, il vostro compagno (se lo volete) e il vostro bambino; se lui non è pronto e si presenta in una posizione difficile, vi resterà solo da seguire i suoi bisogni. Ma sono dell’idea che se una donna parte fiduciosa e positiva, quel magico momento verrà vissuto al meglio da tutti. Non sottovalutatevi mai, siamo delle forze della natura e non finiamo mai di dimostrarlo!!
Qual è la vostra più grande paura?
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Ciao Andre!
Trovo molto interessante l articolo ed anche come una tua paura sia poi diventata un punto di forza verso l’ostacolo da superare. Come se dal momento in cui hai acquisito le conoscenze sui mezzi, la tua stessa attitudine verso il problema sia cambiata permettendoti di vivere appieno il percorso. Insomma, quanto anche l aspetto psicologico possa influire su un desiderio/paura. Per molti la paura di non farcela, o la convinzione di non potercela fare potrebbe giocarli a sfavore. Per tanti altri, il desiderio li porterà a godersi il viaggio aspettando con ansia la meta!
La mia paura è sicuramente incontrare troppi ostacoli che m impediscano di focalizzare l arrivo, ma per ora sono curiosa di trovare sempre più spunti e rassicurazioni nei tuoi articoli!
Bell’idea 😉
Ciao Cris.
Ti ringrazio per le tue parole, è esattamente ciò che ho vissuto io.
Mentre per la tua paura: senza ostacoli che senso avrebbe arrivare a una meta? 😉 Tutto può essere superato!
Grazie ancora!
Io ho seguito i tuoi consigli e il secondo parto è andato mooooolto bene!! Soprattutto epino+apermus!
Grazie tesorina 🤗🤗